In collaborazione con
AVVISO PUBBLICO
Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie
Con il patrocinio di
Città Metropolitana di Milano
ARCI
daSud
Con il sostegno di
Comune di Pegognaga
Ruotalibera
Teatro Kit Kairos New York
Progetto
Compagnia Ragli
Scenografia
Andrea Cavarra
Costumi
Ettore Nasa
Luci e fonica
Dario Aggioli
Valeriano Solfiti
Testo e Regia
Rosario Mastrota
Si ringraziano:
Laura Caparrotti, Mauro Santopietro, Topi Dalmata, Francesco Propato, Annamaria De Luca, Daniela Cocchi, Marialuisa Morrone, Atlas Triathlon Cosenza, Chiara Velardita, Teresa Peccerillo, Vincenzo Albano, Riccardo Uras, Gianni Spezzano, Ida Garofalo, Nicoletta D’Elia, Liliana Laera, Susanna Mellone, Massimo Veneruso, Mauro Conte, Filippo Arcelloni, Roberta Calia, Donatella Codonesu, Marta Crosta, Katia Alfonsi, Alessandra Pietramala, Lorella Taddei, Alessandro Bonelli, Dario Natale,Teresa Sposato, Pasquale Ambrosino, Katia Calvano e Isabella Salatino.
Liberamente ispirato alla vita di Lea Garofalo.
L’amore, talvolta, può trasformarsi in una trappola infernale, in qualcosa di incontrollabile che trascende la realtà. Lea Garofalo è una giovane donna, vittima di un amore malsano. Il suo cuore sedotto decide di amare Carlo Cosco, uno ‘ndranghetista. Il risultato di questa unione è Denise, una figlia. Ben presto l’amore si appanna e Lea inciampa nella realtà: come una leonessa che protegge il suo cucciolo, Lea rinuncia alla sottomissione e al silenzio deflagrando la verità, sconfessando segreti impronunciabili. Si auto-condanna al peccato numero uno dell’organizzazione criminale calabrese: il tradimento; diventa “la bastarda”, diventa “carne morta”, diventa una vittima della libertà.
I suoi carnefici l’hanno chiamata “bastarda” per svilirne il nome. “Bastardo”, invece, vuol dire “ibrido fra due razze” e, tra l’una e l’altra, Lea, ne ha scelto una terza che l’ha resa unica.
Un caloroso e prolungato applauso del folto pubblico al parco Florida di Pegognaga ha sancito il successo della prima dello spettacolo “La Bastarda – Una vita coraggiosa”, prodotto e ideato dalla compagnia Ragli guidata dal regista Rosario Mastrota.
Il debutto dell’opera teatrale, che racconta la storia coraggiosa di Lea Garofalo, ha coinvolto in modo intenso il pubblico, spinto a partecipare idealmente e seguire lo sforzo di libertà della donna calabrese che ha avuto la forza di ribellarsi alla mafia.
Una ribellione all’ordine costituito coniugata tutta al femminile e fondata su quel sentimento pregiato che è l’amore, senza nessuna colpa per aver amato uno ‘ndranghetista che l’ha resa madre.
La figura di Lea, abilmente disegnata dalla regia di Mastrota, è una donna diversa dalla tradizione dell’ambiente mafioso, capace di rinunciare alla sottomissione e al silenzio confessando impronunciabili segreti.
Vittorio Negrelli, Gazzetta di Mantova, 12 luglio 2015
Accusa suo fratello e suo marito, ma protegge la figlia Denise, diventando così “La Bastarda”.